lunedì 28 febbraio 2011

Sbrokko Atipico - "Odio Represso"



Quartetto sardo che, nel 2004, dopo un demo delirante da 3 canzoni, fa uscire questo album da 13 pezzi orientate all'hardcore più estremo al crust. Una particolarità è l'utilizzo costante delle doppia voce, scream e urlato che, pur potendo pompare nei primi minuti, stanca quasi subito. Infatti i circa 17 minuti di durata dell'intero disco sono un ascolto difficoltoso e fastidioso che annoia per la sua ripetitività estenuante; riff praticamente identici, alternanza delle voci che segue sempre lo stesso ciclo, ritmiche basilari e testi che, pur colpendo nel segno in qualche episodio ("Buio" e "Cloni") per il resto sono di una banalità quasi imbarazzante ("Nazi Di Merda" e "Forze Del Disordine") e in un pezzo, "La Morte Di Dio", il cantante perde il tempo, una cosa che non commento nemmeno. Un disco tutt'altro che fondamentale, rivalutato anche da una cover degli Indigesti venuta discretamente.
Voto: 5

Tracklist:
01. Sbrokko Atipico
02. Odio Represso
03. Catene Nell'Anima
04. La Morte Di Dio
05. Nazi Di Merda
06. Cloni
07. Tutto Va A Puttane
08. Distruzione Dell'Istituzione
09. Forze Del Disordine
10. Pensando A Lei
11. Buio
12. Mass Media (cover Indigesti)
13. Depressiva (cover Gioventù Bruciata)

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domenica 27 febbraio 2011

Cockney Rejects - "Greatest Hits Vol. 1"



Nonostante il titolo sia quello di un best of, questo disco è l'esordio, nel 1980, per la formazione punk/oi! inglese. Il nome deriva dal fatto che all'interno vi sono pochi inediti e per lo più sono singoli precedentemente usciti separatamente ("Police Car" compare due volte in quanto vollero ri-registrarla). Il sound è quello classico del primo oi!, voce graffiante, chitarre stridule ma che spaziano anche nella melodia e una sezione ritmica che da il meglio (il giro di basso di "Headbanger" pur essendo elementare pompa un sacco), andando quindi a confezionare un lavoro che si colloca all'inizio della seconda ondata in Inghilterra come un caposaldo, unendo skinhead e punk sotto un unica bandiera grazie a veri e propri inni come "Fighting In The Streets" o "Police Car" e un sound che unisce il meglio di entrambi i generi, la sfrontatezza stradaiola e vivace del punk con le ritmiche e i temi oi!
Voto: 8

Tracklist:
01. Flares And Strippers
02. Police Car
03. I Wanna Be A Star
04. I'm Not A Fool
05. Headbanger
06. Bad Man
07. Fighting In The Street
08. Shitter
09. Here They Come Again
10. Join The Rejects
11. East End
12. The New Song
13. Police Car
14. Someone Like You
15. They're Gonna Put Me Away
16. Are You Ready To Ruck
17. Where The Hell Is Babylon
18. I'm Forevere Blowing Bubbles
19. West Side Boys

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Because The Bean - "La Catena Umana"


Esordio discografico nel 2008 per il gruppo hardcore di reggio emilio BTB, un disco che si classifica tra i migliori in assoluto dell'anno. 11 pezzi di solidissimo hardcore americano molto ispirato agli Agnostic Front e ai Woptime,sostenuto da un ottima produzione e da un esecuzione strumentale perfetta. Riff potenti, batteria martellante e la voce di Scacco che regge perfettamente la prova, con testi che parlano della realtà di oggi in maniera diretta e senza compromessi, il disco è composto da alti e bassi, contiene pezzi davvero ottimi come "L'Amaro Ritorno" e  "Nebbia" ma anche canzoni di livello molto minore che sembrano riempitivi come "Buttafuori".
Voto: 7

Tracklist:
01. La Catena Umana
02. Because The Bean
03. L'Amaro Ritorno
04. Buttafuori
05. Catrame Letame
06. Rum E Cocaina
07. L'Italiano Medio
08. L'Uomo Di Gomma
09. Viscidi
10. Nebbia
11. Acid House

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Schizzofrenia - "Cimitero Di Menzogne"


Band che ha avuto parecchi problemi di line-up ma che alla fine è riuscita comunque a confezionare un demo di 4 pezzi che si rifanno all'hardcore inglese old school pesantemente mischiato allo street punk. Purtroppo il risultato è un disco molto poco originale, con testi che non dicono niente e su cui grava un aria di "già sentito" abbastanza insistente, le canzoni non rimangono in mente per nulla e l'unico pregio reale è la brevità del tutto. Non riesce nemmeno a caricare nella sua banalità e la cattiveria esibita pare abbastanza vuota e fine a se stessa. L'intenzione magari era buona ma il risultato è assai lontano.
Voto: 4,5

Tracklist:
01. La Vostra Scelta
02. Cibo Per Vermi
03. Grida Di Libertà
04. Falsi Discepoli

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Rough - "Indelebile"


Piloni portanti della prima scena oi! italiana e portabandiera di quella torinese, mancava ancora un disco che raggruppasse la loro opera in maniera utile; ed ecco che nel 2003 esce "Indelebile", dedicato al cantante Piero, morto nel 1999, discografia del gruppo compilata recuperando un sacco di vecchio materiale sparso, quindi vi saranno diverse edizioni degli stessi pezzi per far meglio sentire le differenze da registrazione a registrazione. Troverete pezzi leggendari come "Borghesi", "N'Oi", "Italia Skin", "No Politica" e "Comunicato" di un furioso punk-oi! che invita al pogo più selvaggio. Cori, riff brucianti e tanta attitudine, ecco i Rough al loro massimo. Il gruppo formatosi nel 1981 sarebbe andato in crisi 3 anni dopo, nel 1984 quando si rifiutò di esibirsi davanti a un pubblico che li attendeva salutandoli a braccia tese, rimarcando ancora che l'oi! può essere apolitico ma non può non essere antifascista. Onore!
Voto: 10

Tracklist:
01. No Politica
02. Comunicato
03. N'Oi
04. Boghesi
05. No Politica
06. Torino E' La Mia Città
07. No Mai!
08. Riot In The Street
09. Abuse Of Power
10. Restiamo Uniti (N'Oi)
11. Italia Skin
12. Rebel Boy
13. Abuse Of Power
14. Live In Padova
15. Grezzo

Banda Del Rione - "Quale Destino Per Noi"


Gli ormai disciolti BDR (ora Bull Brigade) confezionano un disco impressionante di streetcore/oi! direttamente da Torino, fuori da quelli schemi di ripetitività e mancanza totale di fantasia che negli ultimi 10 anni si è trovato in troppe produzioni del genere (il disco è del 2004). I testi sono tutti incentrati sui classici temi skin: gustizia sociale, alcool, vita di strada, solidarietà, calcio ecc. senza essere mai banali anzi, pompando l'ascoltatore (personalmente è stato uno dei dischi che mi ha portato ad essere uno skin). La titletrack apre l'album facendo pregustare una botta di violenza oi! che si dipana attraverso 8 tracce senza cadute di stile o punti morti, anzi, con picchi di qualità impressionanti ("Lotta", "Quale Destino Per Noi" e "Te Ne Vai" rimangono capolavori assoluti secondo me), un disco davvero notevole, che ha rinvigorito la scena e ci ha fatto sapere che l'oi! è vivo, vegeto e pericoloso!
Voto: 9

Tracklist:
01. Quale Destino Per Noi
02. Lotta
03. Sudore
04. Lei
05. Birra
06. Non Ti Sei Fermato Mai
07. Te Ne Vai
08. Eterno Amore

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sabato 26 febbraio 2011

Attrito - "Indotto A Camminare"


Grandine, Koroba Milk e Incline, questi i 3 gruppi da cui vengono i membri che hanno fondato gli Attrito, già di per sè una ottima presentazione. Nel 2010 danno alle stampe "Indotto a camminare" un album che si rifà alla tradizione dell'hardcore italiano più violenta ma ripulendolo dal casino e dal rumore che solitamente lo accompagnano; si ha così un disco massiccio che attinge dai migliori esempi del nostro punk unendoci una furia quasi inquietante, tanta rabbia e un ottima tecnica (forse troppa), la formula alla lunga rischia di stancare in quanto dopo un po' il muro sonoro intontisce, i pezzi sembrano tutti uguali e mancano d'immediatezza. Di sicuro non la migliore uscita del 2010, comunque da ascoltare, anche solo per la convinzione di Rupert alla voce che sembra voglia spaccarvi il culo dallo stereo.
Voto: 7

Tracklist:
01. Sordo
02. La Vostra Scelta
03. Visto e Rivisto
04. Industria di Ipocriti
05. Indugio e Fermezza
06. Un'altra volta vivi
07. Luce Grigia
08. Diffusione di morte

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Nabat/Rip Off - "Split"


La scena oi! in Italia si sviluppò prestissimo intorno a tre gruppi principali: Rough, Nabat, Rip Off. Lo split tra questi ultimi due è un vero capolavoro, riuscendo a bilanciare l'attitudine più punk dei Nabat con i pezzi più canonici dei Rip Off. Produzione terrificante (in alcuni casi non si distingue la chitarra dal fruscio di fondo) e pezzi che sono diventati leggendari come "Asociale Oi!", "Scenderemo Nelle Strade", "Skin E Punk", "Droga" per un disco che è tra le basi della scena skinhead italiana. Se siete più vicini al british oi! apprezzerete maggiormente i Rip Off che confezionano 8 brani che guardano da vicino gli albori della scena in Inghilterra con pezzi più lenti e ritmati e sotto un certo punto di vista potremmo quasi dire melodici sullo stile degli Oppressed ma che alla lunga annoiano, mentre le 9 canzoni dei Nabat si rivelano molto più efficaci e rivolte a un suono decisamente più stradaiolo. La Storia dei Rip Off si concluderà nel 1983 dopo le polemiche per le incitazioni e gli atteggiamenti fascisti tenuti dal nuovo cantante durante un raduno oi!, quindi qui trovate l'unica produzione a tutt'oggi rintracciabile del gruppo.Un lavoro comunque fondamentale che testimonia la grande vivacità della scena italiana dell'epoca e la sua qualità.
Voto: 10

Tracklist:
01. Scenderemo Nelle Strade (Nabat)
02. Asociale Oi! (Nabat)
03. Fotti I Poseur (Nabat)
04. Nichilistaggio (Nabat)
05. No Armi (Nabat)
06. Laida Bologna (Nabat)
07. Kill Police (Nabat)
08. Nichilist Nabat (Nabat)
09. Skin E Punk (Nabat)
10. No Army (Rip Off)
11. Rivolta (Rip Off)
12. Oi! Rip Off (Rip Off)
13. Droga (Rip Off)
14. Nuclear Bomb (Rip Off)
15. Tortura (Rip Off)
16. Skinheads (Rip Off)
17. Io Non Voglio Polizia (Rip Off)

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Crash Box - "Finale"


Il fatto che in questo album sia presente un pezzo come "Nato Per Essere Veloce" dovrebbe renderlo una sicurezza, ma a rafforzare questa teoria vi sono gli altri brani che vanno un disco come "Finale" che pur non essendo un disco particolarmente veloce o brutale riesce a catturare l'ascoltatore anche grazie alle cura sulla melodia che non va mai a discapito dell'impatto, sia chiaro. Il valore di pezzi come "Veleno" o "Tempo Zero" non è assolutamente da mettere in dubbio. Ottimo lavoro per un gruppo originale che con riff punk rapidi e musicali confezionò nel 1987, anno in cui la scena italiana agonizzava già, un lavoro che nessuno si aspettava.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Tempo zero
02. Ecstasy
03. Nato per essere veloce
04. Sul filo del rasoio
05. Flashes
06. Io confesso
07. Fuoco
08. Veleno per voi
09. Inquietudine
10. ...Vivi!
11. Chi sono?
12. Finale

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No Trend - "Too Many Humans"


Un disco che colpisce per l'approccio profondamente nichilista e misantropo della band che non fa il minimo tentativo di ingraziarsi il pubblico, rifiutando anche la velocità, all'epoca tratto distintivo dell'HC. Sono 10 i pezzi che compongono questo album particolare, con riff che vanno dal punk più duro alla new wave senza una pausa mentre una voce strilla testi che colpiscono ogni bersaglio possibile ed escono dallo schema del genere, rifiutando ogni possibile concetto di movimento punk o di unità ("Fashion Tips For The 80's" è un ottimo esempio, il nome stesso del gruppo e la loro abitudine di attaccare in giro per le città volantini recanti le scritte "No Scene, No Movement, No Trend" sono significativi del disprezzo che provavano questi ragazzi per i loro "colleghi"). Un lavoro profondamente negativo a cui non sopravviveranno gli stessi No Trend ma almeno da ascoltare, non per il valore in se, in quanto è un disco pesante che può annoiare facilmente ma per scoprire un lato meno conosciuto della scena americana dell'epoca.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Family Style
02. Blow Dry
03. Reality Breakdown
04. Kiss Ass To Your Peer Group
05. Fashion Tips For The 80's
06. Do As You're Told
07. Too Many Humans
08. For The Fun Of It All
09. Mindless Little Insect
10. Happiness Is...

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Brutal Truth - "Kill Trend Suicide"


I Brutal Truth sono stati i protagonisti di uno dei percorsi musicali più allucinanti e micidiali della storia, questo EP ne rappresenta il fulcro centrale unendo in una miscela distorta il loro classico deathgrind con il punk (tipico di Lilker) e non solo (a voi scoprire le innumerevoli commistioni) il tutto insieme alla loro onnipresente ironia. 10 tracce da un cosmo decisamente malato che vi distruggeranno senza via di scampo, descriverlo è praticamente impossibile, non assomiglia a niente, da ascoltare che vi piaccia il grind o meno.
Voto: 8/9

Tracklist:
01. Blind Leading The Blind
02. Pass Some Down
03. Let's Go To War
04. Hypocrite Invasio
05. Everflow
06. Zombie
07. Homesick
08. Humanity's Follow
09. I Killed My Family
10. Kill Trend Suicide

SS Decontrol - "The Kids Will Have Their Say"


Boston è rimasta famosa negli anni '80 per essere stata la sede della scena più violenta degli epoca (basti pensare a Negative FX, DYS, gli stessi SSD, Gang Green, Death Before Dishonor ecc. e che è qui che è nata la slamdance e lo stage diving) e il primo demo del gruppo di Al Barile è una vera mazzata sui denti, canzoni velocissime con pochi rallentamenti che più che attenuare la tensione piombano sull'ascoltatore col peso di un mattone. Riff devastanti e voce urlatissima che esalta come poco per testi sul sociale o sullo straight edge, 9 tracce per poco meno di 10 minuti. Perfetto più che mai, da avere!
Voto: 9,5

Tracklist:
01. Boiling Point
02. Fight Them
03. Do You Even Care
04. Not Normal
05. Wasted Youth
06. Jock Itch
07. Fun To You
08. V.A.
09. How Much Art