martedì 26 giugno 2012

Komintern 43 - "Grupos De Tormenta"



Se i gruppi spagnoli/sud americani riuscissero a fare un lavoro sul piano musicale, anche solo vagamente equiparabile, al loro impegno politico avremmo dei grandi dischi. E invece i gruppi suonano quasi tutti perfettamente uguali, noiosi nella loro ripetitività, esattamente come i Komintern 43, che ci provano anche a mettere su canzoni che diventino inni e ritornelli da battaglia, ma il risultato è il solito disco di oi! (rock proletario, secondo la categorizzazione americo-latina) sporcato di street punk pesantissimo e ripetitivo.
Voto: 4/5

Tracklist:
01. Canción Militar/Himno Al Libertador Simón Bolivar
02. R.A.S.H. United
03. Stalingrado
04. Antifascista Siempre
05. Espíritu Redskin
06. La Victoria Final
07. Amanecer Rojo
08. La Internacionak
09. Leningrado
10. Komintern43
11. Juventud Comunista
12. 9 de abril

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martedì 19 giugno 2012

Kalashnikov - "Vampirizzati Oggi"



Ribadisco ancora una volta la mia posizione rispetto a questo gruppo milanese: una delle più belle realtà che la scena punk italiana contemporanea possa presentare, una realtà da supportare e conoscere il più possibile. Questo 7" rappresenta l'ultima uscita in senso temporale ed è datata 2010, sono 4 tracce nel peculiare stile della band, una commistione quasi onirica ma al contempo aggressiva di anarcho punk di matrice inglese, influenze new wave e spunti dall'intero panorama dell'hc, dal d-beat all'old school. La voce nella registrazione perde d'intensità rispetto alle precedenti prove su disco, colpevole un appiattimento eccessivo in sede di mixaggio, le parti strumentali risaltano bene nella loro semplice complessità, dimostrando ancora una volta come si possa fare punk uscendo dai soliti 4 accordi ma senza sforare nel tecnicismo insulso seguito da troppi gruppi new school; a coronare il tutto ci sono i testi, segno distintivo del gruppo, curatissimi, profondi e carichi di impegno politico e sentimento, senza scadere nello slogan e/o nel banale. Presente anche una cover decisamente atipica degli ex compagni di split Ebola, impreziosita qui da un fine lavoro di tastiere.
Voto: 8

Tracklist:
01. Vampirizzati Oggi
02. Canzone D'Amore Spettrale
03. La Fabbrica Dei Morti
04. Il Vero Degrado E' L'Abitudine A Vivere (cover Ebola)

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giovedì 14 giugno 2012

Sylvester Staline/Fuck The Facts - "Split"




Split del 2003 e aprone i francesi Sylvester Staline con ben 9 canzoni (sulle 13 totali) di powerviolence estremamente americano sulle tracce degli Infest e del fastcore più brutale; sono pochi gli spazi che lasciano respiro in questo lato, se non quando la band decide di scherzare come in "You smell like teen spirit", facendo il verso ai Nirvana. Un aggressione sonora abbastanza omogenea, quindi, niente picchi di spettacolarità ma neanche cadute eccessivamente scabrose. A continuare sono i Fuck The Facts, grindcore female fronted band canadese, con sole quattro canzoni estremamente "atmosferiche" (nel limite del possibile) ma che con estrema facilità si spostano sul fronte di un aggressione uditiva di tutto rispetto, anche se la mancanza di veri e proprio brani originali lascia un po' dubbiosi, le due cover scelte sono abbastanza colte e metalliche (Unholy Grave e Death), trasfigurate in una nuova veste (poca riuscita per quella che riguarda il gruppo di Schuldiner) che dovrebbe donargli un aggressività fresca. Peccato quindi per il mediocre risultato messo insieme dai canadesi, dopo un inizio di tutto rispetto.
Voto: 6/7

Tracklist:
01. Do It Yourself (Sylvester Staline)
02. 300 Years Of War (Sylvester Staline)
03. I Love Lost And Found (Sylvester Staline)
04. Washington DC Killer (Sylvester Staline)
05. Pussy For My Possee (Sylvester Staline)
06. Need To See Your Karate Club Card (Sylvester Staline)
07. You Smeel Like Teen Spirit (Sylvester Staline)
08. Emo Is The R'n'B Of Hardcore (Sylvester Stalyne)
09. It's Really Cool To Be A Punk (Sylvester Staline)
10. The Transformation (Fuck The Facts)
11. Confession (cover Unholy Grave) (Fuck The Facts)
12. Empty Words (cover Death) (Fuck The Facts)
13. What I Am (Fuck The Facts)

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domenica 10 giugno 2012

xEterna Conviccionx - "Demo 2003"



Recupero il demo degli ormai sciolti (e, a quanto pare, compianti in patria) xEterna Conviccionx, ma il risultato è decisamente sotto le aspettative. Un positive hardcore anni '90, sporcato di metalcore e anni '80, noioso, lento, ripetitivo e con brani decisamente troppo lunghi (si sfiorano addirittura i 4 minuti), diventando quindi dispersivi ed evitabili.
Voto: 4

Tracklist:
01. Acciones Fallidas
02. Eterna Conviccion
03. Falsa Realidad
04. Mas Que Una X
05. Rechazo A Ti Mismo
06. Reaccionar

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sabato 9 giugno 2012

Ugo Piazza - "Corri Rocco, Corri!"



Ugo Piazza, Milano, una grande passione per l'old school in tutti i sensi: prendono il nome da uno dei protagonisti dei poliziotteschi all'italiana e anche il sound è fermamente ancorato negli anni '80. Puntano in direzione della scena americana, ma sono anche chiaramente influenzati dai vecchi gruppi nostrani, in una formula che ricorda i più famosi Affluente, sia come testi che come riffing, una vera perla, impreziosita da originalità e potenza genuina. I pezzi sono tutti orientati a una critica sociale forte e precisa, ben direzionata e che rifugge lo slogan vuoto e gratuito, senza tuttavia evitare di creare ritornelli efficaci e che si stampino in mente; i migliori: "Mattone", "Padrone dell'aria", Veloce", "Madre" e "Senza memoria". "FIGLIO, MI DEVI CAPIRE, I PADRONI NON HANNO BONTA'!"
Voto: 8

Tracklist:
01. Ombre
02. Padrone Dell'Aria
03. Rocco Campana
04. Madre
05. Sgretola
06. Veloce
07. Senza Memoria
08. Nonno
09. Mattone
10. Ostacolarti
11. Mastraccumulo
12. Nervous Breackdown (cover Black Flag)
13. Canzone D'Ammore (live)
14. La Banda Del Trucido

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domenica 3 giugno 2012

Chest Pain - "EP"



I Chest Pain si proposero a inizio carriera con questo primo EP senza titolo, sfoderando un powerviolence con influenze "eccellenti", che vanno dai Siege agli Hatred Surge passando per Punch e Infest. La formula è essenziale: blast beat e rallentamenti da mosh pit ignorante, voce urlatissima e una bella distorsione aggressiva; niente di nuovo, quindi,  sotto il cielo del Texas (patria di altri grandi bands del genere, vedasi Mindless e i già citati Hatred Surge), la tradizione americana del PV è rispettata in pieno anche nel riffing, le canzoni sono semplici e orecchiabili e il risultato è dignitoso grazie all'energia selvaggia dispiegata in ogni secondo dalla band.
Voto: 6/7

Tracklist:
01. North Coast Wizard Violence
02. S.O.B. Story
03. Wasted Effort
04. Wage Assist The Machine
05. Gandhi 2
06. Behold The Infinite Meaninglessness
07. Nihilgasm
08.  Embrace Despair
09. Biscuit's Blues
10. Getting Old

sabato 2 giugno 2012

Sicktrip - "Demo 2011"



Una  grafica evocativa, contando che è una demo, non riesce a salvare un disco deficitario di freschezza e idee; tutto viene annullato in un vortice di grindcore-hc smorto con accelerazioni che sembrano fatte per sopperire ai vuoti di inventiva del gruppo. La produzione è ovattata e la batteria perde decisamente potenza, apparendo solo come vago sottofondo dei brani, le voci sono abbastanza ordinarie e anche il riffing non lascia granchè all'immaginazione; le parte migliori sono quelle più hardcore-oriented, con richiami all'old school e alla scena americana, ma anche quelle si confondono nell'anonimato del resto dei pezzi.
Voto: 4/5

Tracklist:
01. Suckerpunch
02. Armed Fucks
03. Keene Hammer
04. Iron Lung
05. Armageddon Dickhead
06. Sicktrip

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