lunedì 29 ottobre 2012

Vomit Assault - "Raised For The Slaughter... Untill They Killed Us All"



I Vomit Assault sono uno dei giovani gruppi che milita sotto l'ingombrante ala dell'Alternative Tentacles, la distro fondata ormai 30 anni fa da Jello Biafra dei Dead Kennedys e produttrice di gruppi come D.O.A. e Flipper, solo per citarne due. Questi cruster di Kansas City si presentano con un demo pesantemente metallizzato tra d-beat e metal punk, addolcito da sfumature melodiche e da una ricerca di atmosfera che si sente soprattutto nelle intro dei pezzi, forse eccedendo eccessivamente nella leziosità di inserire stacchi melodici all'interno della seconda canzone, presumibilmente per spiazzare l'ascoltatore e nel tentativo di far crescere un collegamento emotivo con quest'ultimo. La lunghezza eccessiva dei pezzi (si aggirano entrambi sui 6 minuti), lascia poi un impressione stancante e di ripetitiva inutilità, ultimo elemento per una band che sembra aver finito le idee davvero originali poco prima di iniziare a registrare.
Voto: 4

Tracklist:
01. Raised For The Slaughter
02. ... Untill They Killed Us All

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venerdì 26 ottobre 2012

Contrasto - "Tornare Ai Resti"

 
 
Il 2012 ha rappresentato il ritorno di Tear Me Down e Affluente alla produzione discografica, non potevano certo mancare, in questo assalto di veterani, i Contrasto, in giro da più di 15 anni e da sempre tra i testimoni della grandezza dell'hardcore italiano. Il nuovo LP si discosta dalla formula di crust brutale che il gruppo ha portato avanti negli ultimi dischi, reimettendo robuste dosi di hardcore nel riffing e nelle atmosfere, permettendosi così un attacco di rinnovata aggressività che ricorda a tratti le loro prime uscite. I brani sono curati al millimentro, con sovrapposizioni di voci, sempre numerosi cambi di tempo e giri e un attento studio sulla struttura stessa di ogni canzone, costruendo pezzi equilibrati e mai banali, che siano sfuriate da meno di un minuto o brani più "classici", con un riffing vario, fantasioso e travolgente a mezza strada tra crust e hc sotto un cantato che varia dal roco al pulito e che ci fa giungere al fiore all'occhiello di questo "Tornare Ai Resti": i testi, da sempre punto di vanto per i romagnoli che riescono nella difficilissima impresa di riuscire a trasmettere messaggi complessi e importanti senza ingarbugliarsi in frasi inconprensibili o passaggi criptici e contemporaneamente evitando la riduzione a slogan con cui riempirsi la bocca (parafrasando uno delle canzoni di questo LP), con una furia iconoclasta e l'urgenza di rompere schemi comunicativi ormai vecchi e inutili, quando non dannosi. Con questa diciottesima pubblicazione (non contando le compilation) i Contrasto danno alla luce un album maturo, un album che può incidere davvero sulla scena e sul pubblico, forte di una qualità eccezionale e di un lavoro che porta l'odore di impegno e fatica.
Voto: 10

Tracklist:
01. Democrazia (Un Cappio Al Collo)
02. Mai Più Senza Fucile
03. Tornare Ai Resti
04. Il Sistema Ci Uccide Lentamente
05. Cambiare Tutto Per Non Cambiare Niente
06. Prima Che Tutto Sia Altro
07. Più Di Mille Parole
08. Questa Non E' Forse Guerra?
09. La Storia Ripete Copioni
10. E' Soltanto L'Inizio
11. Anno Di Nascita 2011
12. Affari Di Stato
13. Il Bacio Di Giuda
14. Il Tempo Non Da' Tempo
15. Fino All'Ultimo Istante (Ancora)
16. Un Altro Impressione Sfuocata

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venerdì 19 ottobre 2012

Santa Banana - "Santa Banana"

 
 
I C.C.M. hanno rappresentato, e rappresentano tuttora, un capitolo importantissimo dell'hardcore italiano, anche se oggigiorno il loro modello musicale di un hc velocissimo, disordinato e confusionario, che pesca dal punk '77 al metal, definito ultracore, viene abbastanza ignorato. I Santa Banana rimangono, però, fedeli alla linea e pubblicano un 12" nel 2010 che ricorda decisamente i maestri, aggiungendovi inflessioni da Anti You, Ed e JFA; canzoni veloci e cortissime con un cantato urlato e l'organizzazione appena sufficiente nella stesura delle stesse, in spregio alla new school e a qualsiasi tecnicismo. La distorsione melodica della chitarra rende l'insieme ancora più strano, e andando a ripescare un sound così datato i Santa Banana riescono ad essere ancora originali, diretti e brutali, molto più di quella miriade di nuove band che si presentano con una tecnica impeccabile e un suono platinato, rappresentando ben poco quello spirito hc che i bolognesi portano avanti, tra testi taglienti e musiche rabbiose.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Ombre
02. KO E Ok
03. Darwin 0 - Me 1
04. Rallegrarsi Nelle Avversità
05. Cenere
06. Lame
07. Sabato Sera Della Morte
08. Ballata Del Sole Nero
09. Fantasmi
10. Arcobaleno Della Tumefazione
11. Molta Eroina
12. Buongiorno
13. Buongiornoarcazzo
14. Elogio Funebre Del Gran Capo Estiquaatsi
15. E Vissero Tutti Felici E Contenti
16. Venom
17. Santa Banana
18. Croci
19. Rumore Di Fondo
20. Solo Cemento

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martedì 16 ottobre 2012

Sad Boys - "Demo 2012"



Umorismo forzato quello dei Sad Boys: punk rock anni '90, veloce e incattivito con sopra una vocina modificata per essere in una specie di falsetto fastidioso e continuo che ricorda il cantato dei Melt Banana. Musicalmente non si presentano male, sempre all'interno del loro fenere, ma il cantato rovina tutto e la ripetitività estenuante dei riff e delle formule compositive annoia ben prima che sia finito il disco.
Voto: 3,5

Tracklist:
01. Hate Sex
02. -
03. Cortex Vortex
04. Violent Violence
05. Ballantine
06. Bondage
07. Frolic!
08. Crucidix
09. Eat Shit
10. I Am Not A Girl
11. Sad And Drunk
12. Sad Boys

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sabato 13 ottobre 2012

Los Crudos - "Canciones Para Liberar Nuestra Fronteras"



A inizio anni '90, con l'ascesa evidente di generi decisamente più violenti come il powerviolence e il fastcore, sembrava essere arrivato il momento del tramonto per l'hc vecchia scuola, ma i Los Crudos furono i fieri portabandiera di un hardcore "puro" e tuttavia capace di tenere testa alla montante richiesta da parte dei kids dell'epoca di una sempre maggiore dose di brutalità sonora da farsi rovesciare addosso. Decisamente atipici, i 4 vivevano a Chicago ma avevano tutti radici nell'America latina, decidendo perciò di scegliere spagnolo piuttosto che l'inglese per i testi; il loro hc è decisamente politicizzato, senza essere mai sceso a compromessi. I pezzi contenuti in questo LP di debutto sono 16, tutti decisamente veloci, cantati con una voce stridula che ricorda una scream primitivo, i riff sono semplici e hanno influenze molteplici, che possono essere i Ratos De Porao come i S.O.A.,  nella migliore tradizione old school. La genuinità del mix si sente e si fa apprezzare senza problema alcuno: 16 canzoni granitiche e tagliente, ricche di idee e di espedienti che permettano di differenziarle, rendendo l'ascolto decisamente più interessante rispetto a troppi dischi di hc ripetitivo e identico a sè stesso.
Voto: 9

Tracklist:
01. That's Right, We're That Spicy Band!
02. Poco A Poco
03. Sueltalo
04. Migra Violencia
05. Viejos Pateticos
06. Del Pasado A El Presente
07. A Los Inseguros
08. Tomado Los Golpes
09. No Existen Palomas Blancas En Mi Barrio
10. No Va Haber Revolucion
11. Quien Es El Pendejo Mas Grande?                                                   
12. Que Pasa Con La Paz?                                                   
13. Metiendo Sal En La Llaga                                                   
14. Vas A Regresar?                                                   
15. Hardcoregoismo                                                   
16. Naciste Con Vox

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martedì 9 ottobre 2012

FxPxOx/I Object! - "Split"

 
 
Interessante split di fast hardcore est europeo, ben 24 pezzi veloci e lanciati come da tradizione, duro e secco come una lama piantato tra le costole. Aprono gli FxPxOx con 15 canzoni serratissime e in uno stile curiosamente poliedrico, voce stridula e riffing trascinante che pesca dall'Inghilterra e dagli USA di inizio anni '80, a metà tra l'hardcore e il crust primordiale, ovviamente velocizzati e resi molto più duri da un martellante tupa tupa di sottofondo. Gli I Object! chiudono invece con 9 tracce a voce femminile, decisamente più influenzati dalla vecchia scuola bostoniana di SS Decontrol e Negative Fx mischiandoci dentro residui di fastcore e imparando bene la lezione: moshpit e una formula chitarristica che deve supportare il tutto con una violenza non indifferente. I due gruppi formano una buona accoppiata, lo split si regge bene in piedi e i suoni tengono alta la tensione, raccomandabile.
Voto: 7

Tracklist:
01. Drunk With Power (cover Discharge) (FxPxOx)
02. Kill Me (FxPxOx)
03. Are We Gonna Change The World? (FxPxOx)
04. Billboard Revolution (FxPxOx)
05. All The People Are The Same (FxPxOx)
06. Black And White (FxPxOx)
07. It's Time To Make A Choice (FxPxOx)
08. Unity (cover Los Crudos) (FxPxOx)
09. This Is The End (FxPxOx)
10. Because Of The Love (FxPxOx)
11. I'm Sorry For You Man (FxPxOx)
12. Each Day Is The Same (FxPxOx)
13. You Told Me Yesterday (FxPxOx)
14. Hatred Is A Product Of Your Fear (FxPxOx)
15. Out Of Time (FxPxOx)
16. Hey! Ok, The Order Is (I Object!)
17. My Idd Has A Idd (I Object!)
18. The Way You Play Guitar Is Revolutionary (I Object!)
19. I Saw Throught (I Object!)
20. 8" Of Crap 7" Of Passion (I Object!)
21. Give Me 30" And 3 Chords To Explain Myself (I Object!)
22. The Important Things (I Object!)
23. Keep On Screaming (I Object!)
24. Friendship Is The Word (I Object!)

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sabato 6 ottobre 2012

365 Dagar Av Synd - "Reu Nu Pert Em Hui"

 
 
Dai recessi dell'Europa ecco un mattone musicale che avanza e si propone attraverso un demo di 7 pezzi, composti da riff granulosi e voci distorte. I 365 D.A.S. (ex Dodsdomd) portano avanti una formula di anarcho punk violenta e brutale, ma mai veloce, anzi, il gruppo preferisce decisamente i tempi cadenzati con cui mettere in gioco tutta la potenza che possono sprigionare con una combo di voci maschile/femminile e un riffing lento e deciso come un bombardamento, ispirato decisamente alla scena di fine anni '80. Purtroppo la formula mostra ben preso la corda, in quanto, tutta la violenza che la band riesce a mettere insieme si rivela eccessivamente forzata e senza una vera base su cui costruire un demo organico e che possa convincere l'ascoltatore ad andare oltre un primo ascolto, senza andare a sottolineare la completa mancanza di originalità dell'insieme.
Voto: 4

Tracklist:
01. Ar Detta Tacken
02. At Helvete Med Hela Javla Skiten
03. Institution - Mord
04. Leende Av Plast
05. Levande Doda I Splips Och Kostym
06. Livstidsfange
07. Misantropen

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Extortion - "Demotape"



Gli Extortion sono i portabandiera dell'area più estrema della musica underground australiana, autori di dischi che hanno superato senza alcun problema l'isolamento oceanico e hanno contribuito a fare del loro nome una certezza per i fan del powerviolence/fastcore. Questo demotape rappresenta l'inizio della loro carriera, 9 canzoni profondamente influenzate dall'hardcore di scuola americana, Boston in testa; voce roca e urlata, riff taglienti e sbattuti giù a martellate, tra cambi di tempo fulminei e distorsioni tagliate con l'accetta, per un risultato grezzo e granuloso. L'unione di influenze che vanno dai Dropdead ai SS Decontrol, dai Poison Idea ai Black Flag, permette al gruppo di Perth di presentarsi senza timore di avere punti deboli, con un hardcore talmente pesante da lasciare annicchilit, anche se ancora lontani dal "purismo" PV di un album come "Sick".
Voto: 8,5

Tracklist:
01. My Own Two Feet
02. Fuse
03. Extortion
04. A Step In The Wrong Direction
05. Pull The Pin
06. Derailed
07. Not Now, Not Ever
08. Repeat
09. Fistfight

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mercoledì 3 ottobre 2012

White Lung - "It's The Evil"




Uno ben strano incrocio quello effettuato dai White Lung, voce femminile, riffing che si richiama pesantemente ai '70 e una ritmica semplice quanto efficace. In certi momenti richiamano la Boston di GG Allin, influenzata da un sound più moderno e psicotico, che fa affidamento alle sperimentazioni degli anni '90 in materia di elettronica, per un sound freddo e distorto che pesca anche dal rock fuori dal circuito commerciale. Pur non essendo molto pesante a livello generale, l'album è stordente e le buone intuizioni che si presentano sono annegate tra passaggi troppo ripetitivi (forse volutamente così) e idee meno riuscite. Per essere un esordio mostra comunque i segni di una possibilità di crescita decisamente interessante.
Voto: 5,5

Tracklist:
01. Viva La Rat
02. Atlanta
03. Sleep Creep
04. Two Seen
05. Elf/546 Kid
06. Psychoholic
07. Shoot
08. Loose Heels
09. Like Dad
10. Tale
11. Wild Failure

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lunedì 1 ottobre 2012

Grandine - "Live In Bolzano"

 
 
I Grandine sono forse uno dei gruppi del decennio 2000-2010 che viene ricordato con più nostalgia dai fan dell'hardcore punk italiano; il loro sound secco e deciso, costruito su riff decisamente originali che pescavano da un repertorio che andava a mischiare old e new school senza problemi, supportato da una voce poliedrica che andava a richiamare quasi i Negazione, è stato d'ispirazione per un gran numero di altri gruppi che li hanno seguiti, e resta tuttora caratteristico e immediatamente riconoscibile. Il "Live In Bolzano" sembra quasi un bootleg, manca perfino una copertina vera e propria, ma la resa del suono è quasi perfetta e ricorda una registrazione eseguita in studio, col pubblico che non disturba minimamente l'esecuzione dei brani e si sente solo negli applausi alla fine di ogni canzone. La scaletta è composta da 13 pezzi, comprendenti 2 cover prese dagli anni '80 italiani, a testimoniare una volta ancora la dedizione/devozione dei trentini per l'old school  nazionale, e rappresenta un blocco granitico di hardcore che affonda, come già detto, le radici in quanto di meglio sia uscito dall'Italia underground degli ultimi 20 anni e lo ritrasforma in qualcosa di comunque originale e fresco.
Voto: 8

Tracklist:
01. .../...
02. Colore
03. Dolore
04. Clima-Morfosi (cover Sottopressione)
05. Infame Di Merda
06. Noi
07. Curia/Pericolo Legale
08. Condannati A Morte (cover Infezione)
09. Vento Di Morte
10. Ribelle
11. Tecnomerdologia
12. Cancro
13. Sole Nero HC

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Tour benefit per i Contrasto



I Contrasto inaugurano un tour benefit per i compagni incarcerati, approfittando della recentissima uscita del loro ultimo LP "Tornare Ai Resti"
Qui sotto il comunicato del gruppo:

"Sentenza Diaz, operazioni Tramonto, Outlaw, Ardire, Mangiafuoco, Ixodidea (Zecca), Thor, ValSusa… sono soltanto alcune tra le innumerevoli azioni preventive/repressive con cui negli ultimi mesi lo stato padrone ha duramente colpito individui, realtà e soggetti politici antagonisti al proprio ordine socio-economico ultra consolidato.
Un monito per tutti coloro che vogliano alzare la testa o che provino ad opporsi a piani e strategie di sfruttamento atti a perpetrare, da oltre mezzo secolo, la subalternità tra potere borghese e classi subordinate. Un monito nei confronti di chi si ostina a comunicare, a scrivere, ad incontrarsi, a ribellarsi contro ciò che ritiene intollerabile (una devastazione ambientale, una fabbrica di morte, il lavoro alienante, una galera, un permesso di soggiorno…).
Perquisizioni, misure cautelari, diffide, pestaggi, arresti, omicidi/suicidi ma anche licenziamenti, cementificazione del territorio, discriminazioni, respingimenti, violenze di genere, leggi razziste e xenofobe, CIE, OPG… gli strumenti “persuasivi” di una normalità assimilata e totalitaria che stringe ogni giorno la vita di tutti quanti.
Cosa fare dunque? L’idea è che lo scontro non possa rimanere confinato in queste nuove “catene di montaggio strategiche” ma debba poter essere allargato a tutti i settori d’interesse vitale. Si tratta di capire che la vita, che il capitalismo troppo spesso ci porta a maledire, può essere anche bella…e che il programma di lotta che abbiamo intrapreso non è per una vita migliore, ma per una vita radicalmente diversa. Tornare ai resti."