domenica 24 febbraio 2013

Nailed Down - "Violent Distortion"



Uscita americana datata 1995 all'insegna di un fastcore sulla scia di Infest e Crossed Out, ancora grondante di influenze hardcore punk old school, soprattutto nella struttura dei riff: 3 note lanciate, dissonanze, cori, passaggi in mid tempo schizzofrenici e un blast beat a circondare e affogare il tutto in un delirio di violenza. "Violent Distortion" è l'unica uscita di livello dei Nailed Down ed anche per questo ha sofferto a livello di celebrità raggiunta, pur essendo qualitativamente sopra il livello di molti altri album che sono usciti in concomitanza con questo LP ed è quindi da riscoprire ed apprezzare quanto merita; i pezzi sono 27 in tutto, tra cui 3 cover prese da band importanti degli anni '80 (Kuro dal Giappone, Negative FX e Confuse dagli USA), tutte miscellate in un vortice di velocità violenta e schizzoide che picchia come una mattonata in pieno volto, riuscendo al contempo ad essere abbastanza personali da rimanere impresse e riconoscibili immediatamente, risultato non da poco in un genere come questo. Per gli appassionati di hardcore davvero estremo e di fastcore, una perla.
Voto: 8,5

Tracklist:
01. Fool
02. Dust To Dust
03. Time Dead
04. Contamination
05. Blade Of The Heart
06. Futile
07. Pain
08. Self
09. Who The Helpless (cover Kuro)
10. Cheap
11. Nothing Matters
12. Sarin Attack
13. Drown
14. Negative FX (cover Negative FX)
15. Fear
16. Gunned Down
17. I'm So Saviour
18. Buried Alive
19. Broken Glass
20. Knuckle Sandwich
21. Tunnel Vision
22. Grieve
23. Goodbyes
24. Disinfect
25. Anxiety Bound
26. Disaster (cover Confuse)
27. Outro

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StessoSporcoSangue - "Passività Urbana"

 
 
Fondati da due ex Senza Tregua, gli SSS sono palermitani e decisamente cazzuti. I testi, tutti in italiano, si accompagnano ad un sound di matrice old school decisamente americana, più influenzato dalla seconda ondata che dalla prima (Suicidal Tendencies, DRI e altre band che hanno, per la prima volta, fatto congiungere hardcore e metal negli USA), quindi velocità, riff sparati e una voce urlata che trasmette bene l'energia di cui ha bisogno questo genere per essere credibile. I pezzi tendono ad assomigliarsi un po', ma la cosa non pesa troppo sull'album anche se rischia di renderlo ripetitivo alle orecchie di un ascoltatore che non sia appassionato di questo specifico di sound; la composizione dei testi, diretti al punto, rende comunque bene, anche se con alcuni momenti un po' piatti e che dicono poco, rendendo determinate canzoni dei proiettili: la titletrack, "LAV" e "Quante Volte" su tutte. Facendo un bilancio definitivo, l'album fila liscio e martella bene sui tasti giusti per essere un carico di potenza, a volta plastica o un po' scontata, ma comunque d'impatto più che sufficiente per essere godibile più volte.
Voto: 7
 
Tracklist:
01. Passività Urbana
02. Esclusi
03. Sogni Infranti
04. LAV
05. Il Teatro Dei Forti Bagliori
06. Vittime E Carnefici
07. C'è Del Marcio In Vaticano
08. La Conca D'Oro
09. Quante Volte
10. Cemento E Manganelli
 
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venerdì 15 febbraio 2013

50 Lions - "Nowhere To Run"

 
 
Prendete i Terror di "One With The Underdogs", accorciate i pezzi e semplificateli, ed ecco i 50 Lions, band australiana che prova a proporre un solido hc sul trend nazionale che ha infiammato gli USA intorno al 2000: hardcore lento, tamarro, pieno di cori e distorsioni da metal prese dagli anni '90, dove i mid tempo e gli stacchi da mosh si sprecano. In quest'ambito è già di per sè difficile far emergere la propria eventuale originalità e/o personalità, ma nella stragrande maggioranza dei casi diventa un esercizio di violenza fine a sè stessa, perfetta per gli appassionati del genere ma noiosa per chiunque altro, e questo succede anche per "Nowhere To Run"; il gruppo cerca di mantenere la tensione, le canzoni corte aiutano, ma non si sfugge al senso di ennesima riproposizione dello stesso vecchio materiale riscaldato.
Voto: 6

01. Weren't Here
02. Play All Lines
03. For The Rats
04. Wake
05. Life In The Dogbox
06. Time To Regret
07. Collect Win
08. Dream Result
09. 7th And 5th
10. Nose Dive
11. Where's The Gold
12. El Rollo

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venerdì 8 febbraio 2013

Formaldehyde Junkies - "Are A Total Wreck"

 
 
Negli ultimi 10 anni vi è stato un ritorno nostalgico, negli USA, sulle sonorità della vecchia scuola americana, andando così a recuperare riff, suoni e idee da gruppi ormai diventati leggendari e riportando in auge un suono semplice, aggressivo e lineare. Il problema è quando manca l'originalità per evitare un semplice copia e incolla dal passato, cosa che i Formaldehyde Junkies non provano nemmeno a fare, limitandosi a riproporre i Necros con 30 anni di ritardo e suonando un hardcore così piatto, prevedibile e privo di un qualsiasi guizzo di originalità che la tanto sbandierata fedeltà all'old school non riesce assolutamente a fare da salvagente per qualcosa che puzza di vecchio e scopiazzato. Troppo ovvio, anche per i fan più sfegatati.
Voto: 3/4

Tracklist:
01. Road Hazard
02. Shitty Life
03. Poison Control
04. Total Wreck
05. Nuke The Facts
06. Repressed

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domenica 3 febbraio 2013

By All Means - "By All Means 7""

 
 
Iniziavano gli anni '90 ed uciva la prima stampa in assoluto dei By All Means, autori di un positive hardcore pesantemente contaminato dall'old school italiana, un esordio su 7", 4 brani discretamente lunghi per il genere (due superano senza problemi i 3 minuti di durata) e carichi di energia e furore. Il gruppo è in grado di destreggiarsi con pezzi veloci cui vengono inframmezzati passaggi che vengono fuori direttamente dall'Italia dei primi anni '80, con strani incroci melodici e mid tempo all'mericana che certamente lasciano un po' spiazzato l'ascoltatore che si ritrova tra le mani una miscela di un sacco di influenze differenti. Gli emiliani sono comunque in grado di gestire le proprie ambizioni e riescono a non dare l'impressione di mischiare cose a caso ma, anzi, di saper maneggiare al meglio le influenze subite; i testi in italiano costituiscono un punto debole in qualche punto, a causa di certi passaggi banali e/o deboli a livello compositivo ma tutto sommato il demo rimane un buona uscita, curiosa e che può dare innumerovoli spunti d'interesse ai fan dell'hardcore a 360 gradi.
Voto: 7

Tracklist:
01. Sto Cercando Qualcosa
02. Intorno A Noi
03. By All Means
04. Sulla Tua Pelle

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